Ue ammonisce l’Italia su Pos e contante. Il 14 Dicembre scorso la Commissione europea ha rilasciato il suo parere sul documento programmatico di bilancio 2023 dell’Italia. Un giudizio tutto sommato positivo, ma con rilievi critici proprio sulle due misure suddette.  

In linea ma con criticità

Come tutti i paesi membri, anche l’Italia nella stesura della propria manovra economica, è tenuta a considerare le raccomandazioni del Parlamento europeo, “linee guida” rese pubbliche dallo stesso Parlamento nel consiglio del Luglio 2022. Uno dei punti focali di quel documento è rappresentato dalla richiesta di massima attenzione al contrasto dell’evasione fiscale, congiuntamente ad una politica volta a favorire sempre di più i pagamenti elettronici. 

Indicazioni non rispettate

Come si può leggere dalla relazione della Commissione europea, il giudizio sulla manovra italiana è, ribadiamo, tutto sommato positivo, ma sulla richiesta di “alzare il tiro” sulla lotta all’evasione fiscale, la disposizione in bozza di Manovra che innalza il tetto per le transazioni in contanti da 2000 a 5.000 euro (a partire dal 2023) e l’introduzione del limite di 60 euro per rifiutare pagamenti con carta, non hanno convinto il Consiglio. 

 Le parole dell’Europa, sul punto: 

L’Italia non ha ancora compiuto progressi per quanto riguarda la parte strutturale delle raccomandazioni di bilancio contenute nella raccomandazione del Consiglio del 12 luglio 2022 nel contesto del semestre europeo e invita pertanto le autorità ad accelerare i progressi.

 

L’Italia seguirà le indicazioni?

I tempi per l’approvazione della legge di Bilancio sono ristrettissimi, la risposta alla domanda dovrebbe arrivare quindi nei prossimi giorni. Se sul nodo della soglia per i pagamenti in contanti dalla maggioranza non è arrivata alcuna voce su intenzioni di modifica, per quanto riguarda quella legata ai pagamenti con Pos, per voce del deputato di Forza Italia Giorgio Mulé (fonte ANSA), sembra che il Governo stia ragionando su una modifica al ribasso, portando la soglia iniziale di 60 euro a 40. Una limatura che, sebbene minima, soddisferebbe in parte le sollecitazioni dell’Europa. 

Iter legislativo limite contante

Se non interverranno modifiche alla bozza della legge di bilancio (come auspicato dal Parlamento europeo), allo stato attuale, per quanto riguarda il tetto del pagamento in contante, l’art. 49 comma 3-bis del DLgs. 231/107 dispone che a partire dal 1°Gennaio 2023 la soglia di tetto all’utilizzo del contante (ora di 2000 euro) passi a 1000 euro. Un ribasso che il Ddl. di bilancio “ribalta”. Infatti, nell’Art 69 comma 1 lett. b), il Ddl sostituisce le parole “1000 euro” con “5000 euro”. In sostanza, quella che sarebbe dovuta essere la data di un abbassamento della soglia, sarà probabilmente la data di start di un limite ben più alto.  

Iter legislativo pagamento con Pos

Le novità introdotte in legge di bilancio, riguardanti i pagamenti elettronici, vanno ad intervenire sull’Art. 15 comma 4-bis del DL 179/2012. Articolo che, a decorrere dal 30 Giugno 2022, in caso di mancata accettazione di pagamenti con carta da parte di un soggetto che effettua attività di vendita o prestazione di servizi, porta allo stesso soggetto una sanzione amministrativa pecuniaria pari a 30 euro, aumentata del 4% del valore della transazione rifiutata. L’intervento, in legge di bilancio, avviene tramite l’Art 69 comma 2 del Ddl. di Bilancio 2023 che ora stabilisce che l’art. 15 4-bis del DL 179/2012 comminerà la ricordata sanzione amministrativa pecuniaria solo in casi di mancata accettazione di pagamenti elettronici con importo superiore a 60 euro. Su questo punto, come detto, il Governo sta ragionando in tempi rapidi su un’eventuale “taglio” della soglia, portandola a 40 euro.  

Jaera team

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