Stop di Facebook al riconoscimento facciale. “E’ tempo di avere un nuovo brand per la nostra società, che includa tutto ciò che facciamo. Nello sviluppo di Meta bisognerà costruire “sicurezza e privacy”. Così ha esordito qualche giorno fa Zuckerberg, nel suo discorso di presentazione di Meta, nuovo nome ma soprattutto nuova filosofia aziendale.

Il primo passo del “nuovo Facebook”

Detto, fatto. Il primo passo del “nuovo Facebook” è senza dubbio l’avanzamento  concreto verso una nuova attenzione alla sicurezza dell’utente, ed un approccio più etico. Nelle prossime settimane, il social chiuderà il proprio sistema di riconoscimento facciale per identificare in automatico gli utenti in foto e video. L’annuncio è arrivato direttamente, sul blog della holding Meta, da Jerome Pesenti, Vice Presidente della divisione intelligenza artificiale del gruppo.

Le motivazioni

Interessante il passaggio in cui Pesenti spiega le motivazioni di questa scelta:

“Le autorità di regolamentazione sono ancora intente a fornire un chiaro sistema di regole che disciplinano il suo utilizzo.  In questa incertezza, crediamo che limitare l’uso del riconoscimento soltanto in alcune circostanze sia la scelta corretta”.

La funzione era stata introdotta nel 2010

Il sistema consentiva in particolare di taggare persone presenti in una foto o in un video, accorciando i tempi dell’operazione. Una motivazione, se vogliamo, leggera, ma con il rischio di complicazioni tutt’altro che soft. Con il suo software, Facebook, ha imbastito uno dei più mastodontici archivi digitali al Mondo. Archivio che vedrà nei prossimi giorni l’eliminazione  dei dati di oltre un miliardo di persone, identificate tramite questa tecnologia.

Nuova immagine

La svolta verso una attenzione più marcata alla questione privacy e sicurezza, oltre a scelta etica potrebbe rivelarsi anche una decisione produttiva dal punto di vista dell’immagine aziendale. In passato Facebook aveva ricevuto critiche per l’introduzione della tecnologia per il riconoscimento facciale – in alcune zone del Mondo – attivata di default in molti account, senza consenso esplicito degli utenti. Una invasione che ha portato il tribunale dell’Illinois ad infliggere a Facebook circa 550 milioni di dollari in risarcimenti.

 

Jaera team

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