Pugno di ferro dell’Ue sui giganti del web. E’ arrivato il primo ok del Parlamento alle nuove norme contro i contenuti illegali. Un testo che prevede multe fino al 6% del fatturato totale.  Une svolta verso un atteggiamento più rigido da parte dell’UE che prende di mira anche e soprattutto la gestione degli algoritmi da parte di Amazon, Google, Apple e Facebook. I giganti, insomma.

Digital services act

E’ il nome della proposta legislativa sui servizi digitali, su cui sta ragionando il Parlamento Europeo. In particolare, come detto, l’attenzione è rivolta ai “grandi” del web. L’obbiettivo principale è contrastare la diffusione di contenuti illegali sulle grosse piattaforme

Le nuove regole

Il testo prevede una nuova regolamentazione per i fornitori di servizi intermediari, con un occhio più attento sulle piattaforme online, in primis i social media e i portali commerciali. Se il documento sarà confermato dai governi nazionali in Consiglio, e dagli eurodeputati in plenaria, la proposta, che ha ricevuto il primo via libera, porterà nuovi obblighi per le maggiori piattaforme online .

Sanzioni inasprite

Pugno di ferro dell’Ue sui giganti del web. Il Dsa – Digital services act – proposto dalla vicepresidente della Commissione Ue Margrethe Vestager, prevede regole più dure per i giganti del web. Come detto, l’obbiettivo è rendere più incisiva la lotta contro i contenuti illegali sulle loro piattaforme. Il testo propone anche sanzioni pesanti per chi non rispetterà le nuove norme, con multe fino al 6% del fatturato globale. Tra le misure in approvazione dalla commissione del Parlamento ci sono anche: il divieto di pubblicità targettizzata sugli utenti minorenni e regole che richiedono alle piattaforme online maggior trasparenza sui loro algoritmi. Importante anche l’attenzione sulle autentificazioni in piattaforme che forniscono contenuti pornografici.

Notifica e Azione

Il Dsa stabilisce anche un meccanismo di “notifica e azione” per la rimozione di contenuti illegali. I fornitori di servizi online, saranno chiamati ad agire ogni volta che riceveranno segnalazioni in questo senso e, come da proposta approvata dal Parlamento UE: “senza indebito ritardo, tenendo conto del tipo di contenuto illegale che viene notificato e dell’urgenza di agire”.

La Plenaria

La plenaria dell’Europarlamento voterà sulla proposta modificata del Dsa nella sessione di Gennaio. Il testo approvato rappresenterà il mandato del Parlamento per i negoziati con i governi dei vari paesi Ue. I negoziati sono previsti, indicativamente, nel primo semestre 2022.

 

Jaera team

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