Pandora papers. Tackle nel Mondo del calcio

Quando le sos sarebbero state utili…

Negli scorsi giorni vi abbiamo parlato della nuova inchiesta giornalistica internazionale del Consortium of Investigative Journalists. Una istantanea delle “cassaforti nascoste” di potenti e vip miliardari della Terra, che non vedeva in “lista” nessun nome italiano.

Sino ad oggi…

Roberto Mancini  e Gianluca Vialli coinvolti nell’inchiesta

Insieme all’ex Premier Tony Blair, Shakira, il Re di Giordania, tutti coinvolti in attività nelle quali sono centrali “strani” movimenti con società offshore, sono finiti nel mirino dell’inchiesta giornalistica, il nostro CT Roberto Mancini e il suo amico/collaboratore Gianluca Vialli.

A svelare i dettagli è stato l’Espresso, testata che oltretutto rappresenta l’Italia nel Consorzio internazionale dei giornalisti. Un collettivo di 600 giornalisti e 117 testate che lavorano in sinergia, scambiandosi informazioni e materiale attraverso una piattaforma informatica.

Tornando ai fatti recenti

Pandora papers. Tackle nel Mondo del calcio…

Mancini compare nei documenti come azionista di Bastian Asset Holdings, società con sede nelle British Virgin Islands (BVI). Notoriamente paradiso fiscale. Secondo l’inchiesta, Gianluca Vialli risulta addirittura proprietario di una società, la Crewborn Holdings. Sempre con sede nelle British Virgin Islands (BVI).

L’escusiva del settimanale “L’Espresso” evidenzia come il tecnico nel 2009 aveva segnalato a una fiduciaria italiana di essere intenzionato a chiedere lo scudo fiscale per regolarizzare la sua posizione. La società caraibica di Mancini era proprietaria di un aereo. Lo schermo offshore di Vialli, cittadino britannico da molti anni, è invece servito a gestire una serie di finanziamenti ad attività italiane”.

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