Nuovi scenari AML il punto di Bankitalia . Si è tenuto il 20 Aprile il workshop Nuovi scenari AML – La Banca d’Italia incontra il mercato presso il Centro Convegni “Carlo Azeglio Ciampi”. Organizzato dall’Unità di Supervisione e normativa antiriciclaggio della Banca d’Italia. É stata l’occasione per i rappresentanti di Banca d’Italia, dell’Unità di Informazione Finanziaria e dell’industria per un confronto sui principali temi di attualità legati all’evoluzione delle politiche, dei rischi e della supervisione antiriciclaggio, in un periodo caratterizzato da significativi cambiamenti in queste aree. 

Gli interventi

Al workshop sono intervenuti esponenti degli intermediari vigilati e delle principali associazioni di categoria. Tra gli intervenuti della Banca d’Italia si sono distinti, Paolo Angelini (Vice Direttore Generale) e Bruna Szego (Capo dell’Unità di Supervisione e normativa antiriciclaggio). 

Punto AML

L’apertura del convegno è stata affidata all’intervento del Vice Direttore generale di Banca D’Italia Paolo Angelini, discorso che ha concentrato l’attenzione sulla situazione attuale in Italia. Una esposizione che ha certificato la solidità del sistema antiriciclaggio italiano ma anche sottolineato come lo scenario in ambito AML sia in costante evoluzione. Negli ultimi anni, il sistema italiano per contrastare il riciclaggio ha dimostrato di essere solido nel suo complesso. Gli organismi di valutazione internazionali, come il GAFI e il Fondo Monetario Internazionale, hanno confermato l’efficacia dei meccanismi di prevenzione, investigazione e repressione presenti in Italia, che si avvalgono della collaborazione costante tra le diverse Autorità coinvolte. In particolare, gli intermediari bancari e finanziari hanno dimostrato una crescente attenzione e consapevolezza riguardo ai rischi di riciclaggio, il che ha portato a un rafforzamento delle proprie organizzazioni e una maggiore collaborazione attiva.  

Scenario in evoluzione

Nonostante ciò, ha evidenziato Angelini, si stanno osservando importanti cambiamenti in varie aree. Innanzitutto, i rischi di riciclaggio sono aumentati in termini di quantità e complessità, anche a causa di nuovi modelli di business e organizzativi e della trasformazione digitale. Inoltre, la presenza di gruppi di criminalità organizzata in tutti i paesi dell’Unione europea e l’aumento degli attacchi informatici e della cyber-criminalità sono diventati una minaccia sempre più grave per tutti gli Stati membri.

Crypto-asset e Russia

L’utilizzo crescente dei crypto-assets per dissimulare la provenienza di fondi e limitarne la tracciabilità, anche con finalità di elusione delle sanzioni finanziarie internazionali, rappresenta un esempio eloquente di questo fenomeno. Inoltre, restando in area “nuovi scenari”, l’applicazione delle sanzioni internazionali decise in risposta all’aggressione della Russia all’Ucraina – e i conseguenti possibili tentativi di eluderla – ha aumentato l’uso di strutture societarie complesse e opache, che rendono particolarmente difficile individuare il titolare effettivo con conseguenti ricadute negative sull’efficacia dell’azione di prevenzione. 

Nuova autorità europea

L’aumento dei rischi di riciclaggio di denaro ha evidenziato i limiti dell’attuale sistema di vigilanza AML europeo e ha portato alla discussione del pacchetto AML, che prevede la costituzione di una nuova Autorità europea per implementare un sistema di controlli integrato. La Banca d’Italia ha costituito un’Unità di Supervisione e Normativa Antiriciclaggio in cui confluiscono le funzioni di controllo e normative AML, rafforzando così la propria funzione:

Tutti gli attori coinvolti devono prepararsi al nuovo assetto in arrivo con il piano strategico 2023-2025

ha evidenziato Angelini 

Piano strategico 2023-2025

Il Piano strategico della Banca d’Italia per il triennio 2023-2025 si concentra sul contrasto dell’illegalità nel settore finanziario attraverso linee di azione volte a migliorare la partecipazione al pacchetto AML, irrobustire le metodologie di analisi dei rischi di riciclaggio, elaborare una guida di vigilanza dedicata e potenziare l’Unità AML. Gli intermediari dovranno prestare particolare attenzione all’adeguatezza dei propri sistemi controllo e alla corretta applicazione dell’approccio basato sul rischio. 

Massimizzazione valore SOS

L’analisi del fenomeno della crescita del numero di SOS ha evidenziato la necessità di massimizzare il valore segnaletico delle stesse, prestando attenzione a individuare i casi significativi e ridurre le segnalazioni a basso valore aggiunto. Il sistema AML è essenziale per la conformità alle regole, le relazioni sane con la clientela e la salvaguardia della reputazione degli intermediari e degli organi di controllo. Serve un forte sforzo congiunto ha concluso Angelini. 

Esternalizzazione

La tavola rotonda ha affrontato anche il tema della governance e del sistema di controlli interni, dell’adeguata verifica a distanza della clientela e dell’organizzazione in materia di esternalizzazione. Le nuove linee guida EBA sul ruolo del responsabile antiriciclaggio, che incidono sugli assetti del consiglio di amministrazione e delle funzioni di controllo, è stato ribadito, rappresentano lo strumento fondamentale. Inoltre, la tavola rotonda ha sottolineato la necessità di irrobustire i presidi antiriciclaggio nell’operatività a distanza.  

Autovalutazione

Tra i temi delle tavole rotonde, un accento significativo è stato posto sulla supervisione, l’autovalutazione e il de-risking. L’autovalutazione e la discussione sulla gestione inefficace, in particolare, sono stati elementi chiave dell’incontro. La Banca d’Italia ha invitato, in ottica di miglioramento, a un confronto tra Autorità e mercato per avere una visione completa di come i rischi sorgono ed evolvono e di come gestirli efficacemente. 

Fattori di rischio emergenti

Quanto ai fattori di rischio emergenti, ha ricordato Bruna Szego, il livello di infiltrazione criminale nell’economia e il rischio di riciclaggio possono essere influenzati da fattori congiunturali e da cambiamenti strutturali. Secondo l’ultimo Rapporto della Commissione Europea sui rischi di riciclaggio nell’Unione (il cd. Supranational Risk Assessment), in Europa tre fattori sono, o sono stati, rilevanti: la pandemia da Covid-19, l’aggressione russa all’Ucraina, la spinta alla digitalizzazione dell’economia e dei servizi finanziari. 

Come cambia la vigilanza AML in UE

Tra i principali fattori di cambiamento che stanno guidando il Piano, si segnalano la cooperazione più efficace tra le Autorità, la revisione dei modelli di analisi e la riforma della normativa e dell’architettura dei controlli antiriciclaggio. In particolare, l’istituzione dell’Anti-Money Laundering Authority (AMLA) comporterà importanti cambiamenti per gli intermediari finanziari, che dovranno confrontarsi con una metodologia armonizzata per valutare i rischi di riciclaggio, prassi di vigilanza omogenee e un sistema di enforcement gestito dall’AMLA per gli intermediari accentati.  

Il contributo di Bankitalia

Nuovi scenari AML il punto di Bankitalia . Banca d’Italia sta attivamente partecipando a tutti i passaggi che ssegneranno l’evoluzione del sistema di vigilanza europeo, e sta fornendo il proprio contributo tecnico al Governo nel negoziato. Inoltre, sta riorganizzando la propria Unità di Supervisione e Normativa Antiriciclaggio e sta impegnandosi nella revisione delle proprie metodologie di analisi dei rischi di riciclaggio, in linea con le linee guida dell’EBA e il negoziato in corso. Una collaborazione fondamentale per arrivare alla realizzazione del piano strategico, piano che (e ne è stata sottolineata l’importanza) ha visto la collaborazione anche degli intermediari finanziari, fondamentali per lo sviluppo del nuovo modello di vigilanza.  

Jaera team

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Jaera S.r.l. si occupa di consulenza aziendale in ottica compliance e di nomina di specifiche funzioni aziendali, di consulenza in informatica e formazione.