Dirty Money: il riciclaggio diventa un gioco

Trasformare il riciclaggio di denaro in un gioco divertente? C’è chi lo ha fatto (e molto bene). L’obiettivo del gioco è ben chiaro: sporcarsi le mani, e non solo. Si viene catapultati in un mondo dominato dalla criminalità, circondati da politici corrotti ed evasori fiscali. Una realtà, purtroppo, piuttosto credibile.  Nel gioco si è chiamati a diventare come “loro” con il solo obiettivo di riciclare il denaro proveniente da attività illecite, acquistando opere d’arte, immobili in giro per il mondo e creando nuovi business. I nostri amici, improvvisamente, saranno avversari da temere e cercheranno di rivelare le nostre operazioni al governo: bisognerà essere più veloci ed evitare le black lists.

Un gioco fin troppo realistico

Giocare a Dirty Money potrebbe essere anche un’occasione per capire se esiste effettivamente un confine tra gioco e realtà.  È utile ricordare i dati del report annuale UIF per il 2022, in cui si dichiara che le S.O.S. sono aumentate di oltre il 10% rispetto al 2021. Eppure, come segnala l’UIF, l’aumento di segnalazioni non è accompagnato da un miglioramento contenutistico. L’UIF ha ammonito quei soggetti che, segnalando “troppo”, rendono più difficile l’attività di controllo. Vogliamo anche ricordare che l’economia sommersa nel 2021 ha raggiunto il valore di 192 miliardi di euro (di cui 18 miliardi derivanti da attività illegali) come da report Istat pubblicato il 13 Ottobre 2023.

In conclusione, quanto è effettivamente diversa la realtà dal gioco? Quanto è semplice “vincere” anche nella realtà, aggirando i controlli e riciclando il denaro?

 

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